Intolleranza al glutine? Sovra-diagnosticata!

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È più probabile che si verifichino reazioni allergiche mangiando frutta e verdura piuttosto che il glutine.

Questo è ciò che è emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Clinical & Experimental Allergy.

Infatti, anche se molti sostengono di essere allergici al glutine, la ricerca ha mostrato che solo l’1% di queste persone ha in realtà una reazione al grano, contro il 2% di chi è invece allergico ai prodotti freschi.

La malattia celiaca è una condizione che danneggia il piccolo intestino dopo l’ingestione del glutine. Ma, secondo la Fondazione di celiachia, la maggior parte delle persone non ha bisogno di evitarlo.

La scoperta

La dottoressa Isabel Skypala, dietista che gestisce la clinica di allergia alimentare dell’Imperial College di Londra, ha scoperto che una condizione poco conosciuta denominata sindrome da Pollen Food (o sindrome orale allergica) colpisce il 2% delle personeil doppio del numero effettivo di chi soffre di allergie al glutine.

Con quali alimenti è causata la sindrome orale allergica?

Questa condizione è innescata da allergeni trovati in pesche, sedano, carote e mele. Questa reazione allergica può causare sintomi che sono simili alla rinite allergica (febbre da fieno): naso che cola, prurito agli occhi, alla bocca o alla pelle, la stanchezza, la congestione. Nei casi più estremi la gola si può addirittura chiudere.

Le considerazioni

“Tre quarti di persone vengono nella mia clinica convinti di avere un problema con il grano ed il latte, che  hanno quindi già eliminato dalla loro dieta. Ma le allergie legate a frutta e verdura sono molto più diffuse, infatti sono spesso i prodotti grezzi a provocare il problema, ma la gente non ha semplicemente la consapevolezza di questo tipo di allergia, perché quelle al grano sono considerate come molto più alla moda“, ha detto Skypala.

Inoltre ha scoperto che, da quasi 3.600 pazienti selezionati a caso, 73 soffrono di sindrome da Pollen Food. Questa condizione si verifica in individui che sono allergici ai pollini da alberi, erbe o erbacce. Questi pollini contengono proteine – simili a quelle che si trovano nella frutta e nella verdura – che innescano reazioni allergiche in determinate persone. I cibi più comuni che possono causare la reazione sono nocciole, pesche, mele e kiwi.

Le reazioni

Sulla base di ricerche precedenti, le donne sono risultate essere maggiormente a rischio di allergia; inoltre questi disturbi sono maggiormente causati da frutti piuttosto che da verdure. Le ciliegie e le prugne sono tra quelle che possono innescare la reazione.

I sintomi possono essere lievi per la maggior parte delle persone, con frutta e verdura che provocano pruriti e gonfiori in bocca. Ma per coloro che hanno l’asma le reazioni possono essere più gravi: possono infatti riscontrare problemi di respirazione e la gole può chiudersi completamente. Secondo la dottoressa Skypala, l’inquinamento e il cambiamento climatico potrebbe essere tra le cause della crescita del numero di persone con tale condizione.

I consigli

Dal momento che frutta e verdura possono rendere più sensibili alle reazioni allergiche, la dottoressa Skypala consiglia di non bere troppi frullati e di non seguire diete senza glutine se non se ne ha bisogno, in quanto la mancanza forzata di alcuni nutrienti potrebbero creare problemi di salute evitabili.

Le conclusioni

L’equilibrio deve essere il punto chiave: quantità eccessive o ridotte di qualsiasi tipo di alimento possono infatti causare preoccupazioni per la salute.

Fonti:

http://www.dailymail.co.uk/health/article-4589694/Gluten-likely-allergic-fruit-veg.html

https://celiac.org/blog/2014/02/9-things-you-should-know-before-going-gluten-free/

Approfondimenti:

Le allergie alimentari sono sovra-diagnosticate?

Non evitare il glutine se non sei celiaco