Ovaio policistico e menopausa: cosa bisogna sapere

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La menopausa è causata da una riduzione graduale dei livelli degli ormoni femminili, mentre l’ovaio policistico da uno squilibrio ormonale. Ma l’una può curare l’altro?

Cosa sono?

La sindrome dell’ovaio policistico  (PCOS) è una condizione che conduce alla crescita di cisti sulle ovaie delle donne, e si verifica quando c’è uno squilibrio di livelli di progesterone e estrogeni.

La menopausa invece indica il periodo della vita della donna in cui scompaiono definitivamente le mestruazioni.

Dal momento che entrambe derivano da un cambiamento dei livelli degli ormoni sessuali, le persone potrebbero pensare esse che siano correlate o che una curi l’altra.

PCOS e menopausa si influenzano a vicenda?

Una donna è considerata in menopausa quando le mestruazioni non si presentano da almeno 12 mesi, e l’età media in cui ciò accade è 51 anni.

Le donne con la PCOS tendono ad andare in menopausa in media 2 anni più tardi delle altre.

In ogni caso però, la menopausa non cura la PCOS: quando una donna va in menopausa avrà sia i sintomi dovuti all’arresto delle mestruazioni, sia quelli derivanti dalla sindrome.

Il ruolo degli ormoni nella PCOS

I sintomi che sperimentano le donne con la PCOS sono il risultato di uno squilibrio degli ormoni sessuali, tuttavia, le cause di questo squilibrio non sono del tutto note.

Queste donne producono una quantità di testosterone (ormone sessuale maschile) più grande di quella prodotta dalle donne non colpite da PCOS, mentre hanno un livello più basso di progesterone (ormone sessuale femminile).

Questo squilibrio influenza anche il comportamento dell’insulina, un ormone che aiuta a controllare il livello di zucchero nel sangue: essa non riesce più a controllare efficacemente il livello di zucchero e quindi per la donna aumenta il rischio di diabete.

Il ruolo degli ormoni nella menopausa

La menopausa è causata da una riduzione graduale dei livelli di progesterone ed estrogeni nella donna, che inizia nel periodo chiamato perimenopausa. Quando questi ormoni raggiungono un livello sufficientemente basso, la donna smette di ovulare.

La riduzione degli ormoni che si verifica con la perimenopausa non rimedia allo squilibrio causato dalla sindrome dell’ovaio policistico, quindi, come detto precedentemente, la menopausa non cura la PCOS.

Sintomi della PCOS e della perimenopausa

Solitamente, quando le persone parlano dei sintomi della menopausa, in realtà si riferiscono a ciò che si prova nella cosiddetta perimenopausa. Di per sé, infatti, la menopausa è un periodo caratterizzato dalla scomparsa delle mestruazioni, mentre la perimenopausa si contraddistingue per una pluralità di sintomi.

Alcuni di questi sintomi sono simili a quelli causati dalla PCOS, altri sono unici.

PCOS e perimenopausa sono accomunate da questi sintomi:

– mestruazioni irregolari o assenti

– infertilità

– sbalzi di umore

– difficoltà nel dormire

– assottigliamento dei capelli

– crescita di peli sulla faccia o sul petto

– aumento di peso.

Sintomi caratteristici solo della PCOS sono invece:

– acne e altri problemi alla pelle

– mal di testa

– dolore al bacino.

Mentre sintomi esclusivi della perimenopausa sono:

– calo del desiderio sessuale

– vampate di calore

– sudori notturni

– perdita di urina

– infezioni alla vagina o al tratto urinario

– secchezza del tessuto vaginale.

Per approfondire leggi qui: “Sindrome dell’Ovaio Policistico, quale inositolo scegliere?

 

Fonte:

https://www.medicalnewstoday.com/articles/319363.php