Crisi e chirurgia estetica: gli italiani non rinunciano ma risparmiano

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Quali sono i rischi derivanti dal cercare di risparmiare nelle operazioni estetiche? A cosa bisogna fare attenzione?

Riccardo Mazzola, Presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, commenta i dati riguardo la chirurgia estetica.

I recenti dati forniti dalla società americana di chirurgia plastica che dimostra un trend di crescita per la chirurgia estetica abbastanza significativo.

In Italia non c’è un registro di questi interventi perché normalmente non è strutturata questo tipo di soluzione (anche se è auspicabile). I pazienti italiani spesso non rinunciano a quelli che sono gli interventi migliorativi ma, avendo una disponibilità limitata di spesa, trovano soluzioni alternative.

 

Quali sono le soluzioni alternative?

Sono due le soluzioni che spesso vengono effettuate:

  • Rivolgersi a interventi chirurgici meno invasivi che, a giudizio dei pazienti, risolvono il medesimo problema con spesa e impegno minore;
  • Il cosiddetto turismo chirurgico, ossia viaggiare all’estero verso mete dove le procedure mediche costano meno (tendenzialmente nei paesi meno sviluppati o dove il costo della vita è basso) .

Entrambe le soluzioni sono da valutare con oculatezza.