Dal circo alle sale operatorie

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Anestesia
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L’involontaria scoperta dell’anestesia

Gardner Quincy Corton, uno showman americano, fa tappa con il suo circo: l’attrazione dell’anno è un gas che ubriaca le persone rendendole ridicole nei loro comportamenti. È il protossido d’azoto, conosciuto proprio per via delle sue proprietà anche come gas esilarante.

 

Tra il pubblico siede un dentista, Horace Wells, che rimase impressionato dal fatto che un volontario, mentre era sotto l’effetto del gas esilarante, urtando per sbaglio una sedia si procurò una ferita alla gamba apparentemente senza sentire dolore e continuò a lungo nella sua performance da ubriaco senza dare i minimi segni di sofferenza.

 

Per Wells fu subito chiaro: il gas aveva tolto la sensazione del dolore.

 

Poco tempo dopo decise di provare su se stesso l’effetto del gas diventando il primo paziente a farsi rimuovere un dente sotto l’effetto di anestesia. Wells, che per passione si dilettava nella poesia, scelse il nome anestesia, che in greco significa mancanza della facoltà di sentire, per questa nuova pratica chirurgica. Decise di non brevettarla perché convinto che la rimozione del dolore nei pazienti dovesse essere una soluzione “libera come l’aria”.

 

La sua vita fu per sempre segnata da questa scoperta, fino alla morte: nel gennaio del 1848 stava testando su di se gli effetti del cloroformio; in breve tempo ne divenne dipendente e lentamente perse il controllo di sé. Una mattina sotto i fumi di questo gas uscì di casa e gettò contro due prostitute dell’acido solforico ustionandole in maniera grave. Venne arrestato e trattenuto in custodia in uno dei più severi carceri di NewYork.

 

Lentamente, svanendo gli effetti del cloroformio, tornò ad essere lucido e prese coscienza dell’atrocità commessa. Non potendo sostenere il peso di questa colpa chiese ai carcerieri di portargli il suo kit per la barba, si anestetizzò inalando del cloroformio e quindi si suicidò tagliandosi l’arteria di una gamba.