Cecità e “falsi ciechi”

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Venerdì 30 settembre si è tenuta a Milano la sessione conclusiva del Congresso Nazionale della SIOL – Società Italiana di Oftalmologia Legale, che quest’anno ha trattato il tema “La cecità: prevenzione ergonomia e medicina legale”.

 

Il Consiglio Direttivo della SIOL ha proposto quest’anno un’analisi a tutto campo del tema dell’ipovisione e della cecità, sollecitato dalla notevole rilevanza che l’argomento sta assumendo per gli oftalmologi italiani, chiamati sempre più frequentemente ad esaminare, valutare e certificare le gravi minorazioni visive a fini medico-legali. 

Il Congresso dapprima ha affrontato l’inquadramento nosologico di cecità ed ipovisione, dagli aspetti epidemiologici alle più recenti acquisizioni scientifiche in ambito diagnostico, terapeutico e preventivo delle patologie principali causa di grave minorazione visiva. 

Nelle nazioni industrializzate stanno emergendo ulteriori potenziali rischi di sviluppo della cecità nella popolazione. L’aumento dell’incidenza del diabete ha aggiunto la retinopatia diabetica alle patologie considerate come principale causa di cecità, ovvero il glaucoma e la degenerazione maculare senile. 

Ogni anno vengono erogate prestazioni per pazienti ciechi per un ammontare di circa un milione di euro. Tali prestazioni sono in costante crescita negli anni. L’incremento più significativo (+ 20%) è a carico della degenerazione maculare senile. Si tratta della principale causa di cecità legale e di ipovisione tra gli ultrasessantenni per la quale tuttavia negli ultimi anni, a differenza che in passato, esistono valide soluzioni terapeutiche con inibitori del Vascular Endothelial Growt Factor (VEGF), in grado di evitare livelli di ipovisione tali da richiedere indennizzi. 

Sono poi stati illustrati il ruolo e le attività dei Centri Regionali di riabilitazione visiva ex L. 284/1997, e rappresentati i riferimenti normativi vigenti ed i benefici economico assistenziali previsti, con il coinvolgimento dell’Ente di Previdenza e delle associazioni di categoria. Infine sono stati proposte indicazioni pratiche per la formulazione di una corretta certificazione oculistica. 

Il 30 settembre è stata approfondita la questione dei cosiddetti ‘falsi ciechi’, di recente sostenuta da una significativa risonanza mediatica, che prende sempre più corpo soprattutto a far tempo dall’attuazione da parte dell’INPS del programma di verifiche straordinarie nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile, sordità e cecità civile (legge n.191 23 dicembre 2009). 

Pertanto nel corso della giornata sono stati esaminati i vari aspetti di tale fenomeno con l’analisi del percorso “dalla segnalazione alla sentenza”, avvalendosi del contributo delle varie competenze coinvolte (forze dell’ordine, giudice, pubblico ministero, consulenti, ecc..), approfondendo e discutendo diversi temi: dal capo d’accusa, alle attività di consulenza tecnica, alle ricadute pratiche della sentenza (assoluzione/condanna), al ruolo e alle attività delle commissioni mediche di accertamento delle condizioni di invalidità e cecità, con l’intento di far emergere le criticità sulle quali si possa intervenire
Particolare attenzione è stata riservata alla difficile correlazione tra prestazione visiva certificata ed autonomie acquisite dai pazienti affetti da ipovisione centrale e/o periferica.

 

Fonte S.I.O.L.: http://www.oftalmologialegale.it/index.html