Leadership e Ispirazione: il ruolo dei neuroni a specchio

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Non conosco il funzionamento scientifico dell’ispirazione e non esiste molto materiale al riguardo. In antichità si riferiva all’influsso che gli Dei avevano su oracoli e sacerdotesse.

Al giorno d’oggi, a parte l’ispirazione dell’artista, il riferimento più stimolante è quello dei neuroni a specchio. All’università di Parma un pool di neuro scienziati coordinati da Giacomo Rizzolati tra gli anni ’80 e ’90, osservando il cervello dei primati, scoprì che le loro reazioni neuronali (l’attivazione dell’area pre-motoria) durante la degustazione di noccioline era pressoché identica a quella che avveniva quando osservavano la stessa azione eseguita da un altro soggetto. Pare che il fenomeno sia stato scoperto casualmente quando uno sperimentatore si mise a mangiare le noccioline mentre era osservato dai primati in esame.

La cosa interessante è che sia i primati che gli esseri umani, riescono a cogliere l’intenzione di chi gli sta di fronte, ovvero la differenza tra chi maneggia noccioline con le mani (il contesto non basta – l’area pre-motoria non si attiva) e chi se le sta “per mangiare” (l’intenzione – l’area si attiva). In pratica i neuroni a specchio colgono il fine ultimo, il senso dell’azione. Se afferro una tazzina di tè fumante per il manico, colgo l’intenzione del soggetto di berla anche se non vedo compiere l’azione, ma soprattutto la vivo come se fossi io a berla.

Ispirare significa attivare non azioni, ma intenzioni, strategie d’azione di cui si conosce la direzione, ma non il limite.

La comprensione delle intenzioni altrui non ha nulla di teorico, bensì poggia sull’automatica selezione di quelle strategie di azione che in base al nostro patrimonio motorio risultano di volta in volta più compatibili con lo scenario osservato .

I neuroni a specchio colgono quindi le strategie di azione di chi vi sta di fronte.

Pur coinvolgendo aree e circuiti corticali diversi, le nostre percezioni degli atti e delle reazioni emotive altrui appaiono accumunate da un meccanismo specchio che consente al nostro cervello di riconoscere immediatamente quanto vediamo, sentiamo o immaginiamo fare da altri, poiché innesca le stesse strutture neurali (rispettivamente motorie e viscero-motorie) responsabili delle nostre azioni e delle nostre emozioni.

Se volete esercitare una leadership naturale, chiarite bene le vostre intenzioni. I neuroni a specchio sono intelligenti, le sanno cogliere e riprodurre.

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Fonte:

Giacomo Rizzolati e Corrado Sinigaglia, So quel che fai, Cortina editore 2006

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Franco Marzo

Franco Marzo - consulente di strategia e sviluppo - autore per FrancoAngeli di “Music Manager” (2006), “Il modello B.A.C.H.” (2008), “I-Factor – il gene dell’imprenditore” (2013), ora in self publishing di “Leadership Ispirativa – trasmetti suoni oppure rumore?” (2018)

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