Il 4 febbraio si celebra in tutti e cinque i continenti la Giornata Internazionale contro il Cancro, promossa mondialmente con la campagna #WeCanICan.
I numeri parlano chiaro: nel 2016, solo in Italia, si sono registrati circa 1.000 nuovi casi di cancro al giorno. Ciò significa che ogni anno circa 365 mila persone, 190 mila uomini e 176 mila donne, ricevono una diagnosi di cancro.
Il dato positivo è che in Italia si guarisce di più, come testimoniano gli ultimi dati che ci vedono al vertice in Europa per la sopravvivenza a cinque anni, migliorata rispetto al quinquennio precedente sia per gli uomini (55%), sia per le donne (63%) (fonte: I numeri del cancro in Italia, 2016 a cura di AIRTUM e AIOM).
AIRC: portare al 70% entro il 2035 la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti oncologici in Europa è ambizioso, ma possibile
A contribuire a questo risultato è stata anche l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) che con il suo impegno garantisce ogni anno continuità di finanziamenti ai ricercatori più meritevoli. In Italia, infatti, l’AIRC finanzia numerosi progetti di ricerca traslazionale (dal bancone di laboratorio al letto del paziente e viceversa) e di diagnosi precoce, per riconoscere la comparsa o la recidiva di tumore molto prima che sia evidente con la diagnostica tradizionale (le cosiddette biopsie liquide).
In occasione del World Cancer Day, AIRC condivide e rilancia la “visione 70:35” dell’European Cancer Concord (ECC) che vuole portare al 70% entro il 2035 la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti oncologici in Europa. «L’obiettivo 70:35 può sembrare ambizioso ma è raggiungibile in molte regioni europee – spiega Carlo La Vecchia, ricercatore AIRC all’Università degli Studi di Milano e membro dell’ECC – Sarà però necessario superare le notevoli disuguaglianze sia inter che intra-nazionali ancora esistenti per raggiungerlo ovunque».
#WeCanICan per sostenere uno stile di vita sano
Tuttavia questo obiettivo potrebbero essere anticipato se la collettività seguisse uno stile di vita sano: no al fumo, un’alimentazione corretta e attività fisica costante.
È proprio all’impegno, individuale e collettivo, per sconfiggere la malattia che è dedicata la Giornata Mondiale contro il Cancro, che si celebra il 4 febbraio con la campagna #WeCanICan (www.worldcancerday.org). La giornata è promossa dall’Union for International Cancer Control (UICC), organizzazione non governativa che rappresenta associazioni impegnate nella lotta alle neoplasie in oltre 100 Paesi. All’evento partecipa anche l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) che sostiene gli obiettivi della campagna.
Purtroppo ancora troppi italiani ignorano l’importanza di uno stile di vita sano: i fumatori sono il 22% della popolazione con più di 15 anni (il 27,3% degli uomini e il 17,2% delle donne); il 45,1% della popolazione (over 18) è in eccesso di peso (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso), il 15,7% consuma alcol in modo eccessivo, 23 milioni e 524 mila persone (39,9% della popolazione di 3 anni e più) non praticano sport né attività fisica nel tempo libero.
È parte della Giornata Mondiale contro il Cancro la campagna sui social network: tutti sono chiamati a postare una propria foto su Facebook, Twitter e Instagram, l’immagine deve includere un attrezzo sportivo (ad esempio una racchetta da tennis o un pallone da calcio) e contenere nel messaggio l’hashtag #WeCanICan e #WorldCancerDay. «Il messaggio chiave – spiega Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM – è legato al ruolo dell’attività fisica nella lotta alla malattia, tutti dovrebbero esserne consapevoli».
Fonte:
AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro
Redazione
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