Cipolle: lacrime ma… quanto benessere!

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Le cipolle, tra i vari ortaggi, sono poco amate per il loro sapore deciso ed il profumo pungente, ma possiamo annoverarle tra le verdure più salutari.

Um pò di storia

 

Originarie dell’Asia centrale, già dal VI secolo furono utilizzate in India a scopo terapeutico.

I Greci ed i Romani le utilizzavano per arricchire e rendere piccanti i loro cibi e Plinio il Vecchio, nella sua Naturali Historia (77-78 d.C), riteneva la cipolla un valido supporto per curare oltre 30 disturbi: ciò è stato confermato dalla scienza moderna.

 

Benefici

 

Fonti di vit. C, B e K, biotina, cromo ed acido folico, sono ricche di fibre e povere di calorie: solo 44 per 100 gr. di prodotto.

 

Contengono flavonoidi, soprattutto quercitina, frutto-oligosaccaridi (Fos) e composti organici ricchi di zolfo.

 

La letteratura clinica riporta svariati studi che dimostrano come la cipolla e i suoi estratti diminuiscano i livelli lipidici nel sangue prevenendo la formazione di emboli ed abbassando la pressione sanguigna. Una funzione, quindi antitrombotica che mira a regolare il tasso di colesterolo.

Studi epidemiologici affermano che introdurre un consumo consistente di cipolle aiuta a prevenire il rischio d’infarto acuto del miocardio.

 

Inoltre sviluppa un’efficace azione nel diminuire i livelli di zucchero nel sangue assimilabile a quella ipoglicemizzante di farmaci come la metformina, spesso somministrata ai diabetici come terapia orale.

 

Si suppone che il principio attivo responsabile di questa azione sia il disolfuro di alilpropide, abbinata ad altre sostanze come i flavonoidi.

 

La cipolla è usata anche nel trattamento dell’asma perché sembra inibire la produzione di composti che causano lo spasmo dei muscoli dei bronchi, rilassandoli.

 

I composti sulfurei, responsabili dell’odore sgradevole e e dell’effetto irritante per gli occhi, con le loro proprietà antiossidanti, antibiotiche, antinfiammatorie ed immunomodulatorie, aiutano a prevenire e bloccare la crescita delle cellule tumorali.

 

Uno studio di Marinozzi e coll. del 2014 ha testato in vitro gli estratti di tre varietà di cipolla italiana: la Rossa di Toscana, la Borretana di Rovato e la Dorata di Parma ed ha scoperto, in particolare nella varietà rossa, la capacità di stimolare la produzione di alcune cellule del sistema immunitario umano (natural killer CD16+), note per svolgere un ruolo protettivo contro il cancro e le infezioni.

 

Valutando gli effetti curativi in malattie come arteriosclerosi, diabete e cancro, un uso abbondante di agliacee, come appunto,  aglio, scalogno e cipolla, è  quindi molto indicato.

 

I flavonoidi contenuti nelle cipolle, come le antocianine, presenti in quelle rosse, e i flavonoli della quercitina, hanno sempre un’azione sia antiossidanti che antinfiammatoria.

I Fos, invece, come l’inulina, agiscono come prebiotici, cioè promuovono la crescita dei batteri presenti nell’ambiente intestinale “nutrendoli” e creando un ambiente adatto alla salute della flora intestinale.

 

Controindicazioni

 

Le cipolle contengono piccole quantità di ossalati e quindi non sono consigliate a coloro che soffrono di calcoli renali.

Anche chi soffre di reflusso gastro-esofageo deve consumarle con moderazione per non  acuire il problema.

 

In cucina

  • Si possono consumare bollite o cotte al vapore
  • cucinate in padella a pezzi con verdure
  • come insaporitori di riso, pasta o sughi
  • grigliate
  • al forno
  • in zuppe e minestre
  • crude con insalate o pomodori

 

Fonti:

Fondazione Umberto Veronesi