Oggi di fronte ai cambiamenti climatici sempre più rapidi, l’inizio e la fine di una stagione si confondono e la nostra salute sembra più esposta ad ammalarsi.
Viviamo in una società del rischio in bilico tra un passato perduto e un futuro incerto, una seconda modernità che spesso avvertiamo come una minaccia. Oltre 2500 anni fa Ippocrate nel suo trattato “On Airs, Waters, and Places” descrive un collegamento tra la stagionalità e l’insorgere di alcune malattie, un argomento molto interessante per certi versi ancora valido oggi, tanto che dalla Columbia University di New York arriva un’indagine proprio sulla mappa della data di nascita dimostrando quanto mesi diversi possano incidere sulla predisposizione delle persone a contrarre certi malanni piuttosto che altri.
La ricerca
La ricerca, pubblicata sul Journal of American Medical Informatics Association, confronta 1.688 malattie con la stagione in cui si nasce, prendendo in esame un campione di 1.7 milioni di abitanti di New York, curati al Presbyterian Hospital/Columbia University Medical Center tra il 1985 e il 2013.
In letteratura troviamo già descritte 39 correlazioni mentre il nuovo studio attraverso indagini statistiche riscontra 16 nuove associazioni di cui nove sono patologie di origine cardiaca, in ogni caso i più fortunati sembrano i nati nei mesi da maggio ad agosto con una minor tendenza a riscontrare ogni tipo di malanno. La ricerca certamente presenta dei limiti, dovuti sia al campione che è solo newyorkese, sia al lungo periodo considerato, durante il quale come abbiamo visto molti sono stati i cambiamenti dell’incidenza di malattie.
Interessante è continuare a studiare questa correlazione, considerando quanto ormai ci diciamo da tempo “non esistono più le mezze stagioni”. Di fronte a questo cambiamento così radicale è necessario seguire il principio di precauzione che permette di reagire rapidamente di fronte a un possibile pericolo per la salute umana senza però tralasciare quanto ci insegna il passato. Anzi grazie anche alla statistica, si potrà delineare un quadro che mette in relazione nascita a malattia.
Dott.ssa Martina Laccisaglia
Centro Studi Comunicazione sul Farmaco, Salute e Società – Università Statale di Milano
Fonte:
Mary Regina Boland, Zachary Shahn, David Madigan, George Hripcsak, Nicholas P. Tatonetti, “Birth Month Affects Lifetime Disease Risk: A Phenome-Wide Method”, Journal of the American Medical Informatics Association, 2015
Martina Laccisaglia
Ultimi post di Martina Laccisaglia (vedi tutti)
- Dott. Google? Sì, grazie, ma senza rinunciare al medico - Novembre 13, 2017
- Dimmi quello che mangi e ti dirò che microbiota hai - Ottobre 16, 2017
- Così la dieta vegana aumenta il rischio di parto prematuro - Ottobre 3, 2017