Attenzione all’abuso di Intelligenza Artificiale: il monito di Stephen Hawking

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Le preoccupazioni di Hawking sull’Intelligenza Artificiale.

Cosa accadrebbe se un giorno l’Intelligenza Artificiale (AI) rimpiazzasse l’essere umano e lo costringesse a diventare un sopravvissuto in casa propria? Abbiamo perso il conto dei film e dei romanzi che ci presentano simili scenari apocalittici.

Eppure un eminente scienziato di fama mondiale quale Stephen Hawking è seriamente preoccupato che questo possa accadere in un futuro non molto lontano. Hawking mette in guardia su quanto sia necessario trovare un accordo a livello planetario che permetta all’uomo di mantenere il controllo della tecnologia. Già in passato lo scienziato aveva lanciato segnali di preoccupazione riguardo all’impatto che le AI avrebbero potuto avere sui lavoratori di classe media e al loro utilizzo a scopi militari. In entrambe le circostanze i suoi avvertimenti sono stati ampiamente ignorati.

L’intelligenza artificiale

Tuttavia in tempi recenti, l’AI è un argomento controverso. Alcuni, come Elon Musk (CEO e fondatore di SpaceX e Tesla) e Bill Gates (co-fondatore di Microsoft) condividono lo stesso punto di vista di Hawking mentre molti altri esperti ritengono simili allarmismi non solo basati sull’inverosimile esistenza di una “super intelligenza artificiale” ma anche fuorvianti rispetto alla percezione che il pubblico può averne. Da chi ritiene che ci voglia un secolo prima che soppianti definitivamente l’uomo a chi accorcia notevolmente tale termine (30 anni sostengono Masayoshi Son, CEO di SoftBank, e Ray Kurzweil, ingegnere capo di Google), è fuor di dubbio che l’Intelligenza Artificiale deve essere utilizzata con prudenza anche quando ciò accade a fin di bene.

Se è vero che l’essere umano non sarà costretto magari ad emigrare su un altro pianeta per fare spazio alle macchine, come sostiene Hawking, è anche vero che un futuro in cui queste ultime possano coesistere con gli uomini ha dei contorni, per quanto sfidanti, molto indefiniti, critici per usare una sola parola. Chi e come sceglierà se tale crisi sarà un’opportunità o una condanna è tutto da vedere.

Fonte:

http://fortune.com/2017/11/03/stephen-hawking-danger-ai/

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Cecilia Cecconi

Cecilia Cecconi è giornalista pubblicista (Odg del Lazio, 2005) ed ha un master in mediazione culturale nei musei (Università Roma 3, 2006). Ha lavorato per più di 10 anni presso associazioni di promozione sociale. Ha esperienza nell'ambito delle politiche sociali, nella creazione di network per la gestione di interventi di care e nella progettazione sociale a favore di minori, anziani e immigrati. Ha esperienza in ambito educativo in particolare come tutor didattico per studenti con DSA e BES.