Affideresti la tua vita ad uno smarthpone?

2015
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Oggi con uno smartphone in mano siamo più assistiti di qualsiasi re della storia: pagamenti veloci, navigatori per orientarci in qualsiasi luogo, accesso ad ogni notizia ed informazione in tempo reale, comunicazione audio e video con chiunque a qualsiasi distanza per non elencare poi tutta una serie di funzioni date per scontate come quella dell’orologio, della calcolatrice, della bussola, della pila per la luce, etc..

Siamo pronti per il prossimo passo? Oppure dovremmo chiederci: fino a quanto ha senso spingersi in avanti? 

Già, perché se fino ad ora la tecnologia ci assisteva in un gran numero di attività, adesso è pronta a guidarci. Vuoi evitare inutili sprechi ed acquistare solo quello che ti serve al prezzo più vantaggioso? Te lo dirà lo smartphone avvisandoti quando è arrivato il momento giusto di fare il prossimo acquisto.

Non sai che film guardare? Nessun problema, troverai ogni giorno dei palinsesti pianificati per te sulla base dei tuoi orari e dei tuoi generi preferiti. 

Sei indeciso su cosa mangiare stasera? Sarà sempre il tuo smartphone a collegarsi col supermercato o ristorante più vicino per ordinare un menù personalizzato in base al tuo organismo: sei intollerante al lattosio, allora non verrà ordinato nulla che contiene derivati del latte. Sei diabetico? Avrai sempre menù perfetto per la tua glicemia. Colesterolo alto? Ricette ogni giorno saporite e senza grassi.

Allo stesso modo gli smartphone potranno prendersi cura della nostra salute: grazie a dispositivi indossabili saremo costantemente monitorati nei parametri base della nostra salute e quando qualche dato si discosta dalla norma verremo subito guidati a fare l’opportuna visita di controllo. 

Uno dei primi passi in questa direzione potrebbe essere proprio quello con la nuova applicazione per il tracciamento dei positivi al COVID-19.

Ci sono due modi diversi di pensare: c’è che vede in tutto questo una grande opportunità per la società che vedrà così migliorare ulteriormente le condizioni medie di vita, e chi vede in tutto questo una potenziale minaccia a partire dalla progressiva cessione di privacy e forse di libero arbitrio.

Voi come la pensate?