Guarigioni miracolose: l’arte sacra di Beato Angelico

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Beato Angelico, Guarigione del Diacono Giustiniano, 1443, Firenze, Museo di San Matteo
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I Santi Cosma e Damiano sono conosciuti come Santi Medici. Studiarono l’arte della medicina in Siria e si occuparono gratuitamente della cura dei malati finché non furono martirizzati sotto il regno di Diocleziano.

Fra Giovanni da Fiesole, in arte Beato Angelico fu frate domenicano presso il convento di San Marco a Firenze. Le sue opere riflettono la sua incrollabile fede, la sua fiducia in un ordine divino dell’universo.

Le sue forme e le sue figure sono dotate di grazia e purezza, spesso avvolte da una calda luce.

La predella raffigurante la Guarigione del Diacono Giustiniano faceva in origine parte della pala di San Marco, le cui parti smembrate oggi sono divise in più musei.

Giustiniano era da tempo malato ad una gamba quando una notte, in sogno, gli apparvero i Santi Cosma e Damiano, che gli trapiantarono una nuova gamba, sostituendo la sua con una di un uomo da poco deceduto.

La gamba inserita dai due Santi, che la Chiesa indica come medici, è però nera, poiché appartenuta ad un uomo etiope.

La scena ricreata da Beato Angelico è ambientata nella camera da letto di Giustiniano: pochi e semplici oggetti definiscono lo spazio, evidenziando la perfetta prospettiva, insieme ad un gioco di volumi e di geometrie di magistrale realizzazione.

Nella stanza aleggia una sensazione di calma, di placida tranquillità, di totale affidamento alla provvidenza divina.

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