Domani, 4 ottobre, l’Ateneo di Genova ospiterà il Convegno Internazionale “Active Ageing: from Wisdom to life long Learning” che vedrà la presenza di esperti e studiosi sull’invecchiamento.
La ricerca sull’invecchiamento va intesa come entità indipendente e complessa, riconoscendo l’enorme ritorno che gli investimenti in tale ambito potrebbero assicurare all’intera società, attraverso l’individuazione di fattori, non solo sanitari, ma anche di carattere assistenziale, sociale, economico e ambientale, che favoriscono l’invecchiamento attivo e in buona salute.
Il Convegno Internazionale sarà l’occasione per presentare i primi risultati di due progetti relativi ai temi della terza età e dell’invecchiamento: il primo a dimensione europea e il secondo finanziato dall’Ateneo di Genova entrambe coordinati da docenti del Dipartimento di Scienze della Formazione (DISFOR).
Secondo le previsioni della World Health Organization (WHO) entro il 2050 la percentuale di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’11% al 22% della popolazione totale. Nei prossimi 5 anni, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero di individui di età uguale o superiore a 65 anni supererà quello dei bambini al di sotto dei 5 anni. L’incremento della popolazione anziana sarà più evidente nei Paesi in via di sviluppo, ma soprattutto nei Paesi industrializzati il segmento di popolazione che aumenterà maggiormente sarà quello degli ultraottantenni, il cui numero assoluto, entro il 2050, risulterà praticamente quadruplicato.
Il progetto TEMPUS “Centre for the Third Age Education” , finanziato dalla Commissione europea, di cui il DISFOR è capofila e la cui direzione scientifica è affidata al prof. Antonio Guerci, titolare della cattedra UNESCO di Antropologia della salute, vede il coinvolgimento di università di diverse nazioni (Azerbaijan, Gran Bretagna, Irlanda, Malta, Polonia, Portogallo, Russia, Slovacchia, Spagna e Ucraina) e si propone come obiettivi l’aumento della sensibilità ai problemi della terza età, l’attivazione di Centri per l’educazione della terza età nei Paesi partner e la promozione di scambi intergenerazionali fra giovani e anziani. Fra i risultati già conseguiti dal progetto, la cui conclusione è prevista per la primavera del 2017, la diffusione dell’attenzione nei confronti dei problemi della terza età, la creazione di nove Centri per l’educazione della terza età nei Paesi partner, la creazione di nove aule didattiche multimediali e la formazione di tutor anziani per la diffusione di programmi di educazione rivolti agli over 60 in particolare in paesi come Azerbaijan, Russia ed Ucraina. Nel solo a.a. 2015/2016 sono risultati iscritti, alle attività formative facenti capo ai Centri, 450 partecipanti. Il Convegno è l’occasione per i partner provenienti da paesi differenti di illustrare la situazione dell’educazione per gli anziani nei propri Paesi di origine e le attività realizzate (aule e corsi).
Il progetto di Ateneo “La vecchiaia come memoria storica: il caso dei Paesi africani” ha avuto come obiettivo principale fornire un quadro d’assieme della condizione dell’anziano nei Paesi del Continente africano, poiché l’attenzione dei ricercatori è stata quasi sempre rivolta alla condizione della donna e dell’infanzia in questi Paesi. Obiettivi della ricerca sono sia creare un quadro d’assieme sulla condizione dell’anziano in Africa sub sahariana sia elaborare un primo database con statistiche geo-socio-demografiche, indirette e dirette, relative alla popolazione anziana dei Paesi dell’Africa sub-sahariana. In particolare: la mancanza di accesso alle necessità primarie come gli alimenti e i farmaci; l’accesso limitato ai servizi sanitari e il poco utilizzo degli stessi per difficoltà nei trasporti e alto costo dei servizi; le difficoltà economiche che impediscono di sostenere i costi dei bisogni primari. Tenuto conto della complessità del tema affrontato la ricerca sta tutt’ora proseguendo nel tentativo di colmare parzialmente la mancanza di informazione della realtà della popolazione anziana del Continente africano anche alla luce di studi più approfonditi sulle dinamiche e politiche migratorie.
Il Convegno oltre a presentare i risultati dei due progetti si propone anche sia come momento di confronto di opinioni ed esperienze a livello internazionale sul tema dell’invecchiamento, sia come tavolo per sviluppare idee e progetti futuri.
Si allega il link al programma: https://unige.it/notizie/documents/Programma_Active_Ageing.pdf
Redazione
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