L’avena (Avena sativa) è un cereale appartenente alla famiglia delle Graminacee; nota sin dai tempi antichi oggi è particolarmente apprezzata per le sue proprietà benefiche.
Non è certa la sua origine, ma si suppone asiatica. Venne molto utilizzata dai barbari del nord Europa, tant’è che tedeschi, scozzesi, bretoni e scandinavi sono stati e sono tutt’ora grandi consumatori d’avena. In Italia non è molto nota ed il suo consumo poco frequente.
Proprietà dell’avena
L’avena è una buona fonte di sali minerali, quali manganese, selenio e fosforo, ma è soprattutto ricca di magnesio e ferro. Inoltre sono presenti in essa le vitamine del gruppo B e la vitamina K. La sua principale peculiarità, tuttavia, è data dalla ricchezza di fibre solubili e di betaglucano. Quest’ultimo si lega agli acidi della bile, eliminandoli attraverso le feci ed aiutando quindi ad abbassare il colesterolo, in particolare l’LDL.
Colesterolo
Sin dal 1963 sono stati fatti studi approfonditi che hanno portato a dimostrare che in individui con elevato livello di colesterolo (>di 220 mg/dl) il consumo giornaliero di 3 gr. di crusca d’avena abbassa il valore totale del colesterolo dall’8 al 23%.
È importante ricordare che ogni diminuzione dell’1% del livello del colesterolo siero corrisponde alla diminuzione del 2% del rischio di sviluppare malattie cardiache.
Altri benefici
Le ricerche hanno dimostrato, inoltre, che l’uso giornaliero di crusca d’avena o di cibi contenenti elevate quantità di fibra d’avena nei pazienti con diabete di tipo II mantiene costante il livello di glucosio nel sangue, modulando i picchi di indice glicemico.
La sua assunzione viene consigliata anche in casi di depressione, debilitazione fisica e mentale, nervosismo ed insonnia.
La presenza di vitamine e sali minerali fa sì che sia un’ottima fonte di energia sia per adulti che per bambini.
Il suo alto contenuto di fibra alimentare conferisce all’avena proprietà lassative, diuretiche e depurative.
Come consumarla
Si può trovare in chicchi, fiocchi, farina o crusca.
È un prodotto ben tollerato da tutti, ma è importante ricordare che fa parte della famiglia dei cereali con glutine e che è pertanto controindicata per i soggetti celiaci.
Si può consumare come aggiunta a yogurt o latte, nelle minestre, nell’impasto di pizze o focacce e, sotto forma di farina, per realizzare ottimi biscotti.
Paola Padulli
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