5 gr al giorno sarebbe l’apporto ottimale per stare in salute, ma spesso non è così. Come regolare il consumo di sale in cucina e a tavola?
Potassio, sodio cloruro e magnesio sono i sali minerali che, sciolti in acqua, diventano conduttori di elettricità. Il nostro organismo, per poter funzionare al meglio, ha bisogno di tutte queste sostanze, ma nel giusto rapporto.
5 gr al dì per stare in salute
È noto che un eccesso di sale, quindi di sodio, porta ad un maggior rischio d’ipertensione, ictus, eventi cardiovascolari, osteoporosi e persino predisposizione al cancro.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito in 5 gr. la quantità massima di consumo giornaliero di sale, pari ad un cucchiaino di caffè. In realtà, in Italia, il consumo è pari ad un cucchiaio da minestra.
Generalmente solo il 10% della quantità di sodio che si assume deriva dal contenuto naturale degli alimenti. Il 54% è presente nei prodotti trasformati ed in quelli che consumiamo fuori casa e il 36% è aggiunto in cucina o a tavola.
Ecco alcuni accorgimenti per ridurre il consumo di sale
-Togliamo la saliera dal tavolo
-Non aggiungiamo sale cucinando
-Impariamo a godere del gusto degli alimenti non salati
-Limitiamo il più possibile formaggi stagionati e salumi
-Eliminiamo snack, patatine ed altri cibi “spazzatura”.
-Sostituiamo il sale con alternative come il gomasio: di origine asiatica, è composto da sale marino, semi di sesamo tostati e tritati e, talvolta, arricchito con alghe.
-Insaporiamo i cibi con aromi come alloro, salvia, basilico, rosmarino ecc.
-Usiamo spezie come pepe, peperoncino, zafferano, curcuma, zenzero, noce moscata, cannella ecc.
-Scegliamo sempre prodotti con ridotto apporto di sodio.
-Leggiamo attentamente le etichette dei prodotti per riconoscere quelli ricchi di sodio: pietanze salate, salamoie, presenza di glutammato monosodico o sodio bicarbonato, usato per prodotti da forno.
-Salse e condimenti pronti, come salse per barbecue e per cocktail, salsa creola, condimenti per insalate, salsa di soia ecc. sono spesso ricchi di sodio.
-Evitiamo, per quanto è possibile, cibi in scatola, come verdure e minestre, poiché spesso sono troppo ricchi di sodio.
Ricordiamo inoltre che, secondo gli esperti, il rapporto ottimale potassio/sodio dev’essere di 5 a 1 a favore del potassio mentre il rapporto della maggior parte delle persone è 1 a 2 a sfavore del potassio.
Per riparare a tutto ciò è sufficiente seguire una dieta ricca di frutta e verdura, in quanto essa può facilmente aggiustare il rapporto potassio/sodio. Basti pensare che la maggior parte della frutta e della verdura ha un rapporto potassio/sodio di almeno 50 a 1.
Alcuni esempi
Arance: 60 a 1
Carote: 75 a 1
Mele: 90 a 1
Patate: 110 a 1
Banane: 440 a 1
Paola Padulli
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