Potremmo dire che anche l’uomo per certi versi é zincato. È vero ma non si tratta di un trattamento anti corrosivo!
Il corpo umano contiene 1,5 a 2,5 g di zinco. Lo zinco si trova in tutti gli organi e nei tessuti (principalmente intracellulari) e nei fluidi corporei. Lo zinco, un metallo, quasi universalmente si trova come ione bivalente (Zn2 +).
Fonti di zinco
Il contenuto di zinco degli alimenti varia notevolmente. Molte fonti di zinco sono rappresentate da carni rosse (specialmente carni d’organo) e da frutti di mare (soprattutto ostriche e molluschi). Altre buone fonti di zinco animali includono il pollame, il maiale e i prodotti lattiero-caseari. I grani interi e le verdure (foglie e radici) rappresentano buone fonti vegetali di zinco. Frutta e cereali raffinati sono scarse fonti di zinco.
Le fonti vegetali non solo hanno un contenuto di zinco inferiore, ma anche lo zinco delle piante è assorbito in misura minore rispetto allo zinco della carne. Il trattamento termico, come alcune cotture, può indurre la formazione di complessi di zinco non assimilabili. Ad esempio nella reazione di Maillard, ossia l’interazione di zuccheri e proteine durante la cottura, si formano complessi che inibiscono la bio-disponibilità di assorbimento dello zinco.
Oltre alle fonti alimentari, esistono fonti endogene di zinco rappresentate dalle secrezioni pancreatiche e biliari che vengono rilasciate nel tratto gastrointestinale. Carbossi-peptidasi, ad esempio, è un Zn-metalloenzima.
L’assorbimento dello zinco
Il sito principale dell’assorbimento di zinco nel tratto gastrointestinale è il piccolo intestino. Diversi studi hanno mostrato che l’assorbimento di zinco può variare dal 10% al 59% e che lo zinco ingerito in forma acquosa e in quantità superiori a 20 mg non sembra essere ben assorbito.
Tuttavia, esistono delle sostanze endogene che possono promuovere l’assorbimento dello Zinco (acido citrico, acido picolinico e prostaglandine, l’istidina, la cisteina, la lisina e la glicina ed anche il glutatione). In questi ligandi, lo zinco si lega in genere allo zolfo (ad esempio, cisteina da solo o come parte di glutatione) o azoto (ad esempio, istidina). I ligandi come gli amminoacidi aiutano a mantenere la solubilità del zinco nel tratto gastrointestinale;
Al contrario esistono anche gli inibitori, come gli fitati, (legumi e cereali come il mais e la crusca) che si legano allo zinco (così come ad altri minerali) usando ossigeno. Il complesso di ZN-fito è grande, insolubile e poco assorbito. La fermentazione del pane riduce il contenuto di fitato e migliora l’assorbimento di zinco. Altri inibitori potrebbero essere ad esempio l’ossalato, i tannini, i folati ed anche il ferro non heme.
Lo zinco si trova in tutti gli organi del corpo, in particolare nel fegato, nei reni, nel muscolo, nella pelle e nelle ossa. Il contenuto di zinco della maggior parte dei tessuti molli (compresi muscoli, cervelli, polmoni e cuore) è relativamente stabile.
Per soddisfare le esigenze del corpo quando l’assunzione di zinco alimentare è insufficiente, gli enzimi plasmatici contenenti zinco e la metallotioneina, proteina coinvolta nella regolazione dei metalli essenziali, forniscono lo zinco. La maggior parte dello zinco viene perso dal corpo attraverso il tratto gastrointestinale nelle feci.
Visto il complesso processo di omeostasi dello zinco, le carenze nutrizionali di Zn non sono facili da gestire e comunque vanno verificate con esami del sangue e sotto controllo medico.
Le funzioni dello zinco
Lo zinco ha molte funzioni apparentemente divergenti, probabilmente perché è un componente di numerosi metalloenzimi.
Alcune reazione enzimatiche in cui lo Zn svolge una azione importante sono: carbonato deidratasi, fosfatasi alcalina, alcol deidrogenasi, superossidodismutasi, collagenasi, e altre ancora.
Lo zinco influenza il metabolismo dei carboidrati. La carenza di zinco diminuisce la risposta dell’insulina, con conseguente compromissione della tolleranza al glucosio.
Lo zinco influenza il metabolico basale ed è anche importante per il gusto: é un componente della una proteina coinvolta nell’accuratezza del gusto.
Le funzioni fisiologiche dello zinco includono inoltre la crescita del tessuto o della cellula, la replicazione cellulare, la formazione dell’osso, l’integrità della pelle, l’immunità mediata dalle cellule.Infine la carenza di zinco interessa i meccanismi di difesa del nostro corpo.
Ad esempio le cellule T sono fondamentali per la funzione del sistema immunitario e un carenza di zinco, può diminuire la funzione delle cellule T.
In questo senso, anche se in parte non ancora statisticamente significativo, gli integratori di zinco sono utili nel trattamento di raffreddori e infezioni.
Consigli dell’health coach
Gli integratori di zinco dovrebbero essere consumati lontano dai pasti, senza contemporaneamente ingerire altri integratori minerali.
Come per tutti gli alimenti e per tutti gli integratori non si deve abusare di integratori ricchi di Zn.Un possibile effetto potrebbe essere la precipitazione di altri metalli e quindi avere na minor biodisponibilità.
Ogni volta che inserisci nel tuo piano alimentare cibi nuovi ed integratori nuovi chiedi consiglio al tuo professionista di fiducia.
Mirko Bandera
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