È possibile o no fare prevenzione mangiando Olio di Cocco, lo studio

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La diminuzione della mortalità delle malattie cardiovascolari -CAD- passa attraverso il raggiungimento di uno stile di vita più sano.

Le ultime linee guida sottolineano la necessità di ridurre il grasso viscerale, di mantenere la pressione cardiaca nell’intervallo dei valori accettabili e anche di monitorare il corretto funzionamento del ciclo dei lipidi, per non cadere nella tanto diffusa dislipidemia.

Malattie cardiovascolari: come diminuire i fattori di rischio con l’alimentazione?

La diminuzione dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari passa quindi attraverso l’adozione di un modello alimentare basato su sane fonti di grassi mono e polinsaturi, fibre, frutta, verdure, cereali integrali, olio di oliva e noci.

Tuttavia, come spesso ricordo a chi mi chiede consiglio:”tra il dire e il fare c’è in mezzo la padella”. Detto in altre parole per raggiungere i risultati prefissati la teoria deve essere applicabile alla pratica. E non sempre è semplice, vuoi i gusti diversi, le tradizioni diverse e tanti altri validi motivi.

Quali sono i benefici dell’olio extra vergine di cocco? Lo studio 

Torniamo all’olio extra vergine di cocco.

L’hai mai provato? Sono grassi saturi, si, ma con quali benefici?

Secondo uno studio della “National Health and Nutrition Examination Survey”, condotto tra il 2007 e il 2011 su 759 individui con malattie cardiovascolari (CAD) con una dieta tradizionale preventiva, i dati dimostrarono una aderenza terapeutica (compliance) molto bassa a livello nutrizionale e clinico. Solo il 20% riuscì a raggiungere il peso ideale e solo il 59%  sotto controllo lipidico adeguato.

Si studiarono quindi nuovi modelli nutrizionali più facilmente adattabili ai pazienti in cura. 

Gli alimenti prescelti sembrarono esercitare un‘azione benefica sul profilo lipidico e promuovere una migliore aderenza alla dieta.

Lo scopo di questo studio era di valutare l’effetto di una dieta ricca di olio di cocco per quanto riguarda il miglioramento del profilo lipidico e delle misure antropometriche.

Anche se la tematica sui suoi effetti sul profilo lipidico, poiché fonte di grassi saturi, è causa di ampie discussioni scientifiche; l’olio di cocco extra vergine (Cocos nucifera L.), estratto dalla polpa fresca di cocco, è riconosciuto per la sua alta percentuale di acidi grassi a catena media (MCFA), acido laurico (fonte di vitamina E) e polifenoli con attività antiossidante.

Il protocollo sperimentale della “National Health and Nutrition Examination Survey” fu approvato dal “Research Ethics Committee of Instituto Nacional de Cardiologia” (INC)-RJ. 

La dieta fu personalizzata per ogni paziente e furono consegnati quantità standard di olio di cocco da consumare giornalmente.

I risultati dello studio 

I risultati di questo studio mostrarono che l’inserimento nella dieta di olio extra vergine di cocco extra aumentò significativamente i livelli di HDL-C e diminuí la circonferenza vita, forse dovuta alla bassa incorporazione dei grassi a catena media nel tessuto adiposo, senza alcun cambiamento nei livelli di Colesterolo Totale (TC), delle LDL-C e dei trigliceridi (TG).

Diversi studi indicano che a concentrazioni normali di HDL-C sono associati rischi minori di infarto non letale, mentre basse concentrazioni di HDL-C sono forti predittori di infarto e inoltre, che l’abbassare il colesterolo LDL riduce la morbilità cardiovascolare e la mortalità.

Lo studio pur quanto fatto su un piccolo campione di persone può essere utile per ricercare nuovo protocolli alimentari utili a ottimizzare lo stile di vita e l’aderenza terapeutica.

Vuoi provare l’olio di cocco e noi sai come usarlo? Aggiungi mezzo cucchiaino ad un frullato di frutta senza zucchero e facci sapere come è andata!

Fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26545671
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