Uno studio condotto dall’Università Stony Brook sulla storia e l’ortografia dei suffissi inglesi dimostra che l’ortografia delle parole inglesi sia molto più autoregolata di quanto si creda.
La scoperta, effettuata dal linguista Mark Aronoff, professore presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università di Stony Brook, e pubblicata sulla rivista Language, si è concentrata sulla pronuncia dell’inglese.
La differenza dell’inglese rispetto a italiano e francese
A differenza della Francia e dell’Italia e di altri paesi in cui le accademie nazionali controllano la lingua scritta, nessun paese inglese ha un’accademia per organizzare e regolare la lingua. La ricerca esamina dunque gli aspetti sistemici dell’inglese e spiega come il sistema sia emerso da solo.
La ricerca
Aronoff ha esaminato in modo specifico la pronuncia di quattro suffissi derivazionali e ha dimostrato che l’ortografia nel tempo sia rimasta coerente nonostante i suoni dei suffissi che, come per molte parole dell’inglese, possono essere pronunciati in modi diversi.
I suffissi includono: – ous, – ic, – al, e -y.
Per ciascuno dei suffissi sono stati analizzati numerosi documenti inglesi scritti che risalgono a quasi mille anni fa, trovando una serie di ortografie per ogni suffisso nel tempo.
Fonte:
http://sb.cc.stonybrook.edu/news/general/2017-03-10-english-language-organized-itself.php
http://www.linguisticsociety.org/sites/default/files/Berg_Aronoff.pdf
Materiale dalla Stony Brook University
Redazione
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