Coronavirus: siamo sull’orlo di un’apocalisse o spettatori di uno show mediatico?

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Tre Coronavirus: siamo sull’orlo di un’apocalisse o spettatori di uno show mediatico?
Tempo di lettura: 6 minuti

Le principali teorie allarmanti sul Coronavirus che circolano in rete analizzate da uno dei più stimati esperti in materia

Sull’onda emotiva del Coronavirus, nel web si diffondono come sempre notizie false e/o esageratamente allarmistiche.

Di fatto si generano due schieramenti: da una parte i blogger indipendenti, spesso amanti della cospirazione, e i lettori preoccupati, dallíaltra gli esperti con i loro sostenitori che o non vogliono compromettersi, o aprioristicamente snobbano ciò che reputano stupido.

Quello che genera da questa situazione è una vera e propria lotta di informazione, un muro contro muro. Non si parla più dei contenuti, ma si tifa letteralmente per una spiegazione piuttosto che per uníaltra.

E’ un peccato perché alla fine ci rimettiamo tutti. Abbiamo allora provato a percorrere una strada differente cercando in qualche modo di creare un “corto-circuito” tra i due mondi che, come un tunnel sotterraneo, attraversasse le barricate che separano i due schieramenti.

La procedura è stata quella di raccogliere una serie di ipotesi e dubbi legati al Coronavirus che circolano nel web, sia su siti italiani che su siti stranieri (e quindi presto tradotti e diffusi anche in italiano). Questa raccolta è stata per scelta priva di qualsiasi filtro e semplicemente basata sulla ricorrenza di certe domande.

Abbiamo quindi chiesto ad uno dei massimi esperti nazionali di analisi dei dati in biologia di aiutarci a commentare queste notizie. Il suo ruolo ufficiale non gli permette di firmarsi con nome e cognome: per rispetto delle gerarchie istituzionali e dell’istituzione che rappresenta. Lo chiameremo Ernst. Quello che conta sono i contenuti delle risposte.

Le principali teorie che circolano in rete sul Coronavirus

Reazione sproporzionata

Se il virus è poco più letale dell’influenza ed i contagi (ad oggi 6 febbraio 2020) sono poco sopra i 31.000 con 565 morti, come si può spiegare una così massiccia reazione del governo cinese, che di fatto isolandosi dal mondo si sta auto-infliggendo enormi danni economici?

Risposta del prof. Ernst

I danni economici veri ormai derivano più dall’immagine che dai fatti visto che l’immaginazione Ë quella che guida l’economia, la politica, e anche ahimè la vita delle persone e la morale in epoca di totalitarismi. Quindi i cinesi saggiamente si premuniscono sul lungo periodo facendoci capire (immaginare) che non sono una massa di cialtroni del terzo mondo guidati da una oscura dittatura ma un paese con una efficienza stratosferica di cui ci si può e si deve fidare. Potremmo quasi leggerla più come una prova di forza che alla lunga paga di più della momentanea crisi.

Troppo presto per dare dati di mortalit‡

E chi ci dice che i malati presto non muoiano aumentando il tasso di mortalità? Ci scrivono molti lettori. Come interpretare questi dati? La Cina li sta dando giusti? Abbiamo letto l’articolo di Lancet che prevedeva 250.000 contagi. Ha ragione Lancet e la Cina mente? O le previsioni di Lancet non sono state corrette?

Risposta del prof. Ernst

Posto che 250000 contagi non sarebbero nulla (in Italia nei periodi di picco dell’influenza i casi sono milioni con circa 200 morti al giorno), non esiste un Coronavirus (malattia acuta) che porta a morte dopo due anni. La Cina (come qualsiasi altra nazione) ovviamente sottostima i contagi proprio perché la gente si ammala e guarisce prima di essere visitata (e questo porterebbe ancora più in basso l’indice di mortalità visto che un morto si registra (quasi) sempre, mentre uno che guarisce (quasi) mai.

Inoltre se in Cina ci fossero centinaia di migliaia di morti la cosa sarebbe venuta fuori visto che gran parte del sistema dei media soffia sul fuoco della catastrofe.

Persone che collassano a terra

Circolano in rete video nei quali si vedono persone collassare a terra. Come lo si possono spiegare queste immagini? Per semplicità abbiamo fatto una raccolta di questi video che può essere visionata, con relative fonti.

Risposta del prof. Ernst

Ci possono essere migliaia di motivi per cui una persona collassa a terra: da un capogiro ad un attacco cardiaco, da uno svenimento dovuto a stanchezza a una crisi ipoglicemica. Fino anche ad un ictus o a un proiettile che ti colpisce. Bisogna inquadrare i video: quanti collassi di questo tipo accadono ogni giorno? Se poi si è nel mezzo della psicosi del virus è più facile che le persone filmino e diffondano in rete tali collassi. Ma associarli al coronavirus diventa una tesi decisamente azzardata.

La tesi del laboratorio

Si sta sempre più diffondendo la “teoria del virus scappato dal laboratorio”. Laboratorio militare presente a Wuhan e già descritto nel 2017 dalla rivista Nature.

Recentemente si è detto che il contagio sia partito da un pipistrello. Sarebbe utile spiegare meglio questo passaggio anche alla luce di alcuni articoli come questo e quest’altro sotto nel quale si sostiene che i pipistrelli vengano usati proprio in quel laboratorio.

Dal codice genetico del Virus è possibile conoscerne líorigine?

Risposta del prof. Ernst

Chiaramente a dare una risposta a questa domanda sono meno sicuro (mi immagino che per definizione un laboratorio che si occupi di guerra batteriologica lavori in segreto, il che chiaramente vale anche per i redattori di Nature che ne parlano). Ma la natura del virus è così poco letale che è difficile pensare che da un laboratorio di massima sicurezza escano virus così innocui, i miei amici veterinari mi confermano poi che isolano in continuazione virus di questa famiglia negli animali di interesse zootecnico.

Sui pipistrelli, invece, c’è da essere invece molto più sicuri: questi animali sono un classico dell’infezione virale, cito ad esempio questi articoli scientifici: ARTICOLO 1, ARTICOLO 2

Il loro forte sistema immunitario gli permette di difendersi da virus molto aggressivi e allo stesso tempo permette ai virus di rafforzarsi, inoltre i pipistrelli si spostano volando su lunghe distanze, ce ne sono diverse specie che si nutrono di sangue e le loro deiezioni sono sparse ovunque facilitando un eventuale contagio.

La tesi dell’ibridazione del virus

Circola in rete la tesi che il Coronavirus sia ibridato con il virus dell’HIV e chi sostiene questa tesi porta a dimostrazione questo articolo e la notizia data per prima dalla Reuters sul fatto che per curare i pazienti si stia usando dei farmaci della Abvie utilizzati normalmente per il trattamento dell’HIV.

Risposta del prof. Ernst

Riporto pedissequamente la perfetta risposta di una certa Hanna Davis che ho trovato nella discussione on-line dell’articolo riguardo all’ibridazione:

Out of curiosity, I just did a quick check of how many HIV-1 protein sequences there are in the NCBI database, because I suspected that the virus might be over-represented.

Via the NCBI Taxonomy Browser, out of 6 012 978 total viral protein sequences, 1 169 134 are from HIV-1 alone.

For comparison, there are only 57 759 protein sequences in the database from ALL Coronaviridae combined.

This over-representation of HIV-1 in the database, combined with its famously high mutation rate, makes it VERY likely that any given short NT or AA sequence will show up in one or more HIV-1 sequence via blastp. Even if you ignore the effects of selection on viruses that may need to fold their proteins/interact with membranes/etc. in the same way.

Di fatto la Davis non poteva dire meglio. Nel database generale delle sequenze proteiche di virus ci sono un totale di 6.012.978 sequenze. E di queste 1.169.134 sono provenienti dall’HIV-1. È evidente come statisticamente sia molto probabile la presenza di tali sequenze anche nel nuovo Coronavirus.

Bisogna inoltre dire che un gruppo che scrive un articolo scientifico in pochi giorni per cavalcare l’onda della moda non è un gruppo di ricercatori da prendere sul serio.

Gli articoli prima di essere pubblicati vanno rivisti da una commissione di esperti. Non è stato il caso di questo articolo. Quanto poi al farmaco in comune, questo vale per qualsiasi antivirale che non ha alcuna “azione specifica” su un certo tipo di virus.

Anche in Cina l’epidemia è partita da pochi casi

Alcuni lettori non si fidano e fanno la corsa all’acquisto di mascherine. Anche in Cina sono partiti da pochi casi, e ora guarda come stanno! Commenta un lettore.

Risposta del prof. Ernst

Premesso che qualsiasi epidemia parte da pochi casi, anzi per definizione qualsiasi evento parte da pochi esempi (o anche da solo uno) e che questo è implicito nella parola “partenza”, bisogna comunque rimarcare che i numeri ci dicono che la situazione non è cosi letale come ci viene descritta, noi abbiamo il vantaggio di essere già più che allertati. Il contagio si diffonde quando non si sospetta sia in corso. E da noi chiaramente non è questo il caso.

Perché non ci dicono dei casi gravi?

Avete visto? Due cinesi su due in Italia sono gravi. È il commento di una signora. In siti stranieri vengono diramati i comunicati ufficiali del Governo Cinese che affermano al 3 febbraio Attualmente ci sono 2788 casi gravi con decessi cumulativi.

La domanda che all’estero si fanno è: statisticamente come vanno interpretati questi dati? E’ un fenomeno comune anche ad altre epidemie?

Risposta del prof. Ernst

Non dimentichiamoci che tantissimi cinesi anche non in periodo di epidemia girano con mascherina, guanti etc.. Fa parte della loro cultura, sono fissati con le malattie e hanno sia paura di prenderle che paura di contagiare. Io stesso sono stato qualche mese fa in viaggio in Cina e ho potuto constatare questa loro caratteristica culturale.

I media sono a caccia di casi gravi con il lanternino e purtroppo (per i media e per chi specula politicamente) ne trovano pochissimi. Ci fate caso di quanto poco risalto venga dati a chi guarisce? Quindi se ci fossero così tanti pazienti in terapia intensiva lo verremmo a sapere.

Detto ciò ogni epidemia esordisce con una virulenza e letalità massima che poi si stempera nel tempo.

SEGNALIAMO INFINE QUESTO SITO DELL’OMS DOVE VENGONO DATE MOLTE UTILI RISPOSTE

(https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/myth-busters)

Conclusione

Ringraziamo molto il prof. Ernst che ha dedicato tempo a leggere e rispondere a queste domande. Il quadro che ne esce, proprio analizzando meglio anche le teorie più allarmistiche, è chiaro e tranquillizzante. Non siamo di fronte a uníestinzione di massa. Al massimo siamo di fronte a una grande dimostrazione di potenza della Cina. Una sorta di parata/esercitazione militare che non può che lasciare impressionato tutto il mondo (forse).

Fonti citate in questo articolo:

  1. Articolo Nature 2017 su Laboratorio Wuhan (https://www.nature.com/news/inside-the-chinese-lab-poised-to-study-world-s-most-dangerous-pathogens-1.21487)
  2. Articolo The Hindu su utilizzo pipistrelli (https://www.thehindu.com/news/national/study-on-bats-and-bat-hunters-of-nagaland-come-under-the-scanner/article30722099.ece)
  3. Articolo su uso pipistrelli in laboratori (https://journals.plos.org/plosntds/article?id=10.1371/journal.pntd.0007733)
  4. Articolo Nature su epidemie da pipistrelli (https://www.nature.com/articles/429007b)
  5. Articolo su virus da pipistrelli (https://www.brighteon.com/ab02e9da-9a2c-4fae-8e6c-b27c641c8a3d)
  6. Articolo su ibridazione Coronavirus con HIV (https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.30.927871v1)
  7. Notizia Reuters su utilizzo farmaci anti HIV (https://www.reuters.com/article/us-china-health-abbvie-hiv-idUSKBN1ZP0QK)
  8. Report malati ufficiale governo cinese (http://www.nhc.gov.cn/xcs/yqtb/202002/bfebf84fb88248e4a4eba61295e5882b.shtml)
  9. Sito OMS (https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/myth-busters)