“L’arma più forte contro la pandemia è dire la verità” lezione di storia dall’influenza spagnola del 1918

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“L’arma più forte contro la pandemia è dire la verità”  sono le parole dello storico americano John Barry autore di uno dei principali libri sull’influenza spagnola del 1918 The Great Influenza: The Story of the Deadliest Pandemic in History.

In queste settimane di emergenza Coronavirus il prof. John Barry, intervistato dalla CNN, è stato chiaro su quale sia la lezione più importante da imparare dall’esperienza dell’influenza spagnola del 1918: “le autorità devono dire la verità, anche quando è scomoda, specialmente quando è scomoda”.

“La mia opinione – continua Barry – è che le persone possono gestire la realtà e la verità molto meglio di quanto possano affrontare l’incertezza.”

Presentare la realtà dei fatti, anche se cruda: “riduce la paura perché le persone hanno molta più paura dell’ignoto. Quando invece le persone sono convinte di ricevere messaggi poco chiari, allora si sentono incerte. Una volta che la paura diventa concreta allora la si può affrontare.”

Se i governi conquistano la fiducia delle persone dimostrandosi chiari e diretti nella comunicazione allora la gente sarà pronta a seguire e rispettare tutte le raccomandazioni e le eventuali imposizioni. 

Gli errori commessi durante l’epidemia di influenza spagnola del 1918

Nel 1918 i direttori della sanità pubblica americana cercarono fin da subito di minimizzare la gravità della situazione rilasciando dichiarazioni come “questa è un’influenza normale, semplicemente con un altro nome”. Tuttavia, spiega il prof Barry “la gente vedeva che la realtà era ben diversa da quella raccontata e poiché non poteva più fidarsi di ciò che gli veniva detto allora iniziò a farsi prendere dal vero terrore e così la società stessa iniziò a sfaldarsi. Ciascuno cominciava a vivere per sé (…) a Filadelfia ad esempio (…) nessun volontario si presentava e molte persone morirono di fame perché nessuno aveva il coraggio di portare loro del cibo.”

Sembra che dire la verità sia qualcosa di veramente difficile per i dirigenti delle istituzioni. 

In un intervento del 2017 per il giornale dello Smithsonian Institute americano il prof. Barry ebbe modo di raccontare: 

Ricordo di aver partecipato a una simulazione pandemia a Los Angeles che ha coinvolto alti funzionari della sanità pubblica dell’area. Prima dell’inizio dell’esercizio, ho tenuto un discorso su ciò che è accaduto nel 1918, su come la società si è divisa e ho sottolineato che per mantenere la fiducia del pubblico, le autorità dovevano essere sincere. “Non devi gestire la verità”, dissi. “Di ‘la verità.”  Tutti mossero la testa per dirsi d’accordo. Quindi è iniziata la simulazione ed il coordinatore ha descritto la sfida della giornata ai partecipanti: un grave virus influenzale pandemico si stava diffondendo in tutto il mondo. Non aveva raggiunto ufficialmente la California, ma si era segnalato un caso sospetto a Los Angeles e la gravità dei sintomi lasciava pensare che si trattasse proprio del nuovo virus. I media ne erano venuti a conoscenza e chiedevano una conferenza stampa.

Tra i partecipanti quello a cui fu chiesta la prima mossa era un funzionario di sanità pubblica di alto livello. E cosa ha fatto? Ha rifiutato di tenere la conferenza stampa, e ha preferito rilasciare questa dichiarazione:  sono necessari ulteriori test. Il paziente potrebbe non avere l’influenza pandemica. Non c’è motivo di preoccuparsi.

Ero sbalordito. Questo funzionario non aveva effettivamente mentito, ma aveva deliberatamente minimizzato il pericolo; indipendentemente dal fatto che questo particolare paziente avesse o meno la malattia, stava arrivando una pandemia. La riluttanza del funzionario a rispondere alle domande della stampa o addirittura a riconoscere l’inevitabilità della pandemia significava che i cittadini avrebbero cercato risposte altrove e probabilmente ne avrebbero trovato molte di negative (e probabilmente anche tante fake news). Invece di assumere un ruolo di guida nel fornire informazioni credibili, questo alto funzionario è immediatamente rimasto indietro rispetto al ritmo degli eventi. Era venuto meno alla responsabilità del proprio ruolo, mettendo a rischio la vita di numerosi cittadini.

Fonti: