Dipinti in questi volti curiosità e disappunto, meraviglia e ribrezzo. Così avanza la scienza
Rembrandt van Rijn, Lezione di anatomia del dottor Tulp, 1632, Mauritshuis , L’ Aia
Silenzio, concentrazione.
La gilda dei medici di Amsterdam, osserva il dottor Nicolaes Tulp, titolare della cattedra di anatomia, mentre effettua la dissezione del corpo di Adrian Adrianeszoon, criminale impiccato nella città olandese nel 1632.
Rembrandt riesce a rendere magistralmente lo stupore, la curiosità, dei medici in prima fila, ma anche il ribrezzo, il disappunto e addirittura l’indifferenza degli altri.
La luce puntata sul cadavere del criminale e sulle diverse reazioni dei medici crea un’atmosfera di teatrale sospensione.
Il dottor Tulp appare un uomo sicuro che afferra impavido gli strumenti del mestiere, immortalato mentre mostra al suo colto pubblico il funzionamento dei tendini del braccio sinistro.
Lo sguardo del medico, rivolto altrove, sottolinea il suo distacco emozionale, come un attore-eroe sulla scena di un dramma che agisce implacabile tra luci e ombre.
Mira Carboni
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