Disturbi comunicativi dei bambini autistici, due studi italiani

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La capacità di racconto è collegata alla capacità di viaggiare mentalmente nel tempo. Due studi italiani aprono nuove strade nel tentativo di definire i fattori alla base delle caratteristiche dei bambini con disturbi dello spettro autistico.

I due articoli, frutto della collaborazione tra Università di Udine, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e Università di Roma Tre, sono pubblicati su due prestigiose riviste internazionali (Frontiers in Psychology e Journal of Neurolinguistics).

Indagare le cause nel bambini autistici nella comunicazione, le considerazioni

Abbiamo svolto due studi volti a indagare una delle possibili cause delle difficoltà incontrate in bambini con disturbi dello spettro autistico nella produzione di discorsi facili da “gestire” da parte dei loro interlocutori” spiega Andrea Marini (Università di Udine), del Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’ateneo friulano.

I disturbi spesso osservati in persone con disturbi dello spettro autistico nel produrre discorsi dotati di una loro coerenza interna “sono stati in genere ricondotti a difficoltà nel gestire le interazioni sociali o a difficoltà nel focalizzarsi sui dettagli a scapito delle informazioni importanti” continua Marini.

Dettagli dello studio, le conclusioni

I due studi (il primo su 66 bambini con autismo, il secondo con 77 bambini con questi disturbi), conclude Marini:hanno dimostrato per la prima volta che tali difficoltà nel produrre discorsi narrativi coerenti possano dipendere almeno in parte da una incapacità di viaggiare mentalmente nel tempo. Inoltre, questi due studi suggeriscono, per la prima volta, una relazione tra una abilità cognitiva molto complessa (la capacità di viaggiare mentalmente nel tempo, appunto) e la capacità di generare discorsi anche nei bambini a normale sviluppo“.

Fonte:
Università degli Studi di Udine