“Un testo agile e profondo, in cui l’autrice attraverso l’osservazione di opere artistiche invia un messaggio importante per riuscire a modificare schemi e abitudini che limitano l’uomo moderno”.
Moshe Feldenkrais grazie alle sue competenze dedicò parte della sua vita allo studio del movimento muscolare partendo da un approccio fisico-matematico, usando due tecniche in particolare l’integrazione funzionale e la consapevolezza del movimento. Oggi proprio la consapevolezza ci può aiutare a migliorare la salute, lo stato d’animo, a superare difficoltà e ansia, grazie all’integrazione continua tra mente e corpo.
Secondo lo scienziato ogni aspetto della vita dipende dalla postura, dall’equilibrio, dal radicamento dei a piedi a terra. La postura corretta può modificare comportamenti inadeguati e portare a un controllo consapevole di ogni azione nello spazio raggiungendo la totale consapevolezza delle proprie facoltà psico-fisiche.
Mara Della Pergola, unica allieva italiana di Moshe Feldenkrais continua a trasmettere il metodo con passione, emozionalità e la sua professionalità le ha permesso di aprire scuole, formare insegnanti, ma soprattutto di risolvere problemi fisici e ridurre i tempi di recupero.
Utilizzando principalmente gli strumenti della sua lunga esperienza di pratica e insegnamento, l’autrice nel suo libro LO SGUARDO IN MOVIMENTO propone un percorso estremamente ‘corporeo’ di esplorazione artistica, in cui l’esperienza somatica assume un ruolo guida. Quando un’opera d’arte ci colpisce e rapisce il nostro sguardo, si innesca un duplice movimento: osservando, entriamo nell’opera d’arte, mentre l’opera d’arte entra in noi trasformando le nostre sensazioni e modificando la nostra corporeità. Il dialogo che si genera tra chi osserva e l’opera è di fatto un dialogo con se stessi, un percorso di conoscenza e consapevolezza di sé che nel testo viene integrato da una parte esperienziale di esplorazioni senso-motorie.
Il testo è agile, profondo, un tratto professionale e femminile ricco di immagini artistiche che a loro volta creano in noi spazi nuovi più liberi e aperti.
È un libro per chi vive quotidianamente la malattia come operatore sanitario, paziente o familiare e per qualunque persona voglia rompere schemi e abitudini che la vita stessa ci impone ma che spesso ci fanno ammalare.
È necessario allora riprendere un dialogo consapevole con noi stessi, che parte dall’ascolto e ridà fiducia alle proprie percezioni, per trovare una risposta alla nostra insoddisfazione e una difesa davanti a una società malata.
Redazione
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