Tra sogni e desideri. Quando una tazza ristoratrice di camomilla rievoca dolci ricordi d’infanzia.
I disturbi d’ansia come il disturbo d’ansia generalizzato, gli attacchi di panico, le fobie sociali ed i disturbi da stress post-traumatico si accomunano tra loro da un elemento marcato di ansia psicologica e stress. Inoltre, come nei disturbi del sonno, spesso è utile considerare le azioni sedative di ansiolitici a base di erbe.
Le erbe medicinali che possiedono proprietà ansiolitiche in genere hanno effetti su l‘acido gamma-aminobutirrico (GABA), i meccanismi di azione di questi fitofarmaci sono stati chiariti sia in vitro che in vivo.
Quanti di voi hanno visto il nonno, od un caro, uscire prestissimo di mattina dicendo: «vado a fare una passeggiata», per poi rivederlo tornare con un sacco di camomilla fresca appena raccolta? Perché la camomilla ci ricorda la nostra infanzia ed ancora oggi si da ai bimbi più piccoli, naturale o liofilizzata?
La Camomilla (Matricaria recutita) è un’erba medicinale con una lunga storia nella tradizione per il suo effetto calmante.
La sua azione colpisce sia i nervi sensoriali che motori, specificamente indicata per l’irritabilità nervosa, malumore ed impazienza. I fiori sono riuniti in piccoli capolini e sono la parte della pianta più comunemente usata per la loro azione medicinale.
La camomilla è anche ampiamente consumata come infuso per l’effetto rilassante, ed è usata terapeuticamente in compresse, capsule, estratto liquido ed anche sotto forma di olio essenziale.
Meccanismi di azione
La ricerca preclinica sulla camomilla ha riportato una serie di effetti ansiolitici che coinvolgono il sistema GABA; tuttavia, la farmacologia esatta ed il numero dei costituenti attivi sono ancora da determinare. I flavonoidi contenuti nella camomilla sono stati trovati per agire sul sistema GABA. L’apigenina è il ligando del recettore di benzodiazepine con attività ansiolitica; tuttavia, non ha mostrato sempre una interazione con il recettore benzodiazepine e si sostiene che la sua affinità di legame sia basso.
Uno studio ha scoperto che l’apigenina può avere un effetto sedativo, piuttosto che ansiolitico, ed è stato concluso che l’effetto sedativo sia legato all’attivazione del recettore GABA.
È stato visto che l’estratto della pianta intera della camomilla riesce ad inibire sia la decarbossilasi dell’acido glutammico che la GABA transaminasi; tuttavia, l’inibizione della decarbossilasi dell’acido glutammico era maggiore di quella della GABA transaminasi, indicando che potrebbe anche verificarsi una eccitazione del sistema nervoso centrale. Questo suggerisce che probabilmente altri meccanismi sedativi ed ansiolitici sono coinvolti nella camomilla.
Sono moltissime le altre proprietà ed usi che si possono riferire a questa antichissima pianta raccolta da maggio a settembre, ma quello che vorrei che vi ricordaste in queste sere fredde è la tazza bollente di camomilla dolce, quella tazza ristoratrice che allieta il sonno ed il cuore.
Bonomelli, liofilizzata o raccolta nei prati più famigliari… purché camomilla sia.
Fonti:
Zanoli P, Avallone R, Baraldi M. Behavioral characterisation of the fl avonoids apigenin and chrysin. Fitoterapia. 2000
Amsterdam JD et al. A randomized, double-blind, placebo-controlled trial of oral Matriarca recutita (chamomile) extract therapy for generalized anxiety disorder. J Clin Psychopharmacol.2009
Avallone R et al. Pharmacological profi le of apigenin, a flavonoid isolated from Matriarca chamomilla. Biochem Pharmacol. 2000
Viola H et al. Apigenin, a component of Matricaria recutita fl owers, is a central benzodiazepine receptors-ligand with anxiolytic effects. Planta Med.
Gutiérrez SLG, Chilpa RR, Jaime HB. Medicinal plants for the treatment of “nervios”, anxiety, and depression in Mexican Traditional Medicine. Rev Bras Farmacogn.2014;
Awad R et al. Effects of traditionally used anxiolytic botanicals on enzymes of the γ-aminobutyric acid (GABA) system. Can J Physiol Pharmacol. 2007.
Mirko Bandera
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