l selenio non metallico esiste in diversi stati di ossidazione, compresi Se2-, Se4 + e Se6 +. La chimica del selenio è simile a quella dello zolfo, per questo può esserne un valido sostituto. Il contenuto totale di selenio del corpo varia da circa 13 a 30 mg.
Fonti di Selenio
Il contenuto di selenio degli alimenti e dei prodotti vegetali è estremamente variabile. I cereali possono contenere da meno di 10 μg / 100 g ad oltre 80 μg / 100 g. I prodotti animali (specialmente le carni di organo) contengono tipicamente da ~ 40 a 150 μg / 100 g.I prodotti lattiero-caseari contengono meno di ~ 30 μg / 100 g. Anche i frutti di mare rappresentano una delle migliori fonti di selenio, anche se la biodisponibilità del selenio da pesce (se il pesce contiene mercurio) può essere scarsa a causa della formazione di complessi di mercurio-selenio non assorbibili.
Assorbimento, trasporto, sostituzione, stoccaggio e metabolismo
Il selenio si presenta naturalmente nei cibi quasi esclusivamente sotto forma di composti organici.
La selenometionina tende principalmente a trovarsi negli alimenti vegetali, mentre la selenocisteina si trova principalmente nei prodotti animali. Le forme inorganiche del selenio includono selenide (H2Se), selenite (H2SeO3) e selenato (H2SeO4).
Queste forme inorganiche si trovano in vari ortaggi (come le barbabietole e il cavolo) come pure nel lievito. Inoltre, in alcune parti del mondo dove i livelli di selenio nei prodotti alimentari naturali sono bassi, i mangimi per animali vengono generalmente integrati con selenite di sodio. Gli integratori generalmente forniscono il selenio come selenometionina, selenato o selenite. I fattori che aumentano l’assorbimento del selenio includono le vitamine C, A e E, nonché la presenza di glutatione ridotto nel lume intestinale. I metalli pesanti (come il mercurio) e i fitati sono considerati inibitori dell’assorbimento del selenio attraverso la chelazione e la precipitazione. Tessuti contenenti concentrazioni di selenio relativamente alte includono la ghiandola tiroidea, il rene, il fegato, il cuore, il pancreas e il muscolo. Nei tessuti come il fegato, i seleno-aminoacidi e le forme inorganiche del selenio subiscono il metabolismo.
Funzioni e meccanismi d’azione
Sono stati postulati diversi ruoli per il selenio nel metabolismo dell’uomo. I ruoli più selettivi del selenio sono legati alle sue funzioni come parte integrante di enzimi specifici nel corpo.
Una delle funzioni più chiaramente definite del selenio è come cofattore essenziale per l’enzima glutatione perossidase che catalizza la rimozione dei perossidi di idrogeno (H2O2) e idroperossidi. Con l’aggiunta di selenio l’attività enzimatica aumenta gradualmente. Funzionano come antiossidanti per prevenire danni cellulari indotti da radicali liberi. Il selenio è anche necessario per il metabolismo dello iodio e per la produzione di ormoni tiroidei: le diodinasi e la tioredossina reduttasi sono proteine contenenti selenocisteina. L’attività di altri enzimi dipende dal selenio come la Selenofosfato sintetasi e la selenoproteina P, W e molte altre ancora.
Interazione con gli altri nutrienti
Le carenze di ferro e di rame influiscono sulla funzione del selenio nel corpo. La carenza di ferro e rame riduce le concentrazioni di selenio dei tessuti.
Eliminazione
Il selenio viene escreto dal corpo nelle urine e nelle feci. L’escrezione è considerata come mezzo per mantenere l’omeostasi del selenio. L’eliminazione polmonare del selenio, di solito é associata all’ingestione di grandi quantità di minerale.
Questo riassunto forse un pò “tecnico” in certi aspetti vi può far immaginare quanto tutto nel nostro sistema sia importante, necessario e con un significato specifico.
Nonostante le quantità dei microelementi possano sembrare insignificanti, l’effetto a catena generato dall’equilibrio dei microelementi ha effetti macroscopici: stiamo bene o stiamo male.
Il mondo dei Microminerali è affascinante perché diventa un pò lo specchio di quanto complessi siano i meccanismi che regolano il nostro benessere.
Consigli dell’Health Coach
Quello che conta non è solo il risultato, è importante anche la strada che decidi di intraprendere per raggiungerlo.
Come puoi essere sicuro di avere assunto abbastanza selenio? Come è la tua alimentazione, equilibrata e varia? Fai uso di integratori ricchi di selenio?
Quanto riesci a monitorare nel quotidiano l’efficacia?
Di sicuro puoi ascoltarti quotidianamente, entrare nella modalità “sono sincero con me stesso, mi ascolto e do il massimo per stare bene”. Una modalità comunque difficile da gestire da soli perché richiede obiettività.
Chiedi consiglio ad un professionista della salute di fiducia e metti in moto tutte le azioni necessarie per poter dire: “anche oggi è un bel giorno”.
Il prossimo microminerale amico sarà lo Zinco, a presto!
Mirko Bandera
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