Via le rughe, via l’emicrania con il botulino.
Fra i capovolgimenti di fronte più recenti (ogni tempo ha i suoi) c’è il “pentitismo” del botulino che, dedito ormai ad opere benefiche, della fronte frena il troppo ruscellante sudore (IPERIDROSI) e della fronte ridistende le solcanti rughe accigliate. E dietro e nei dintorni della fronte spesso s’annida l’emicrania: pure contro di lei s’accanisce ora il piccolo botolo.
Ma facciamola precedere da qualche informazione semantica…
Il “salsiccismo”-botulismo
Il CLOSTRIDIUM BOTULINUM (identificato dal belga Emile Pierre Marie van Ermengem nel 1897) condivide questa denominazione coi “botoli ringhiosi” perchè BOTULUS è termine latino per “salsicci”, da cui han preso nome sia i cani bassi e grassi (e gli analoghi umani tendenzialmente gradassi), sia la causa di morte annidata, quando fu descritta alla fine del ‘700, in un lotto di salsicce condiviso da 13 commensali, la cui mancanza di superstizione ne trascinò 6 alla scomparsa per “salsiccismo”-botulismo.
Ora, ha comunicato il chirurgo plastico William J. Binder dell’UCLA-University of California in Los Angeles, con le microiniezioni di tossina botulinica è riuscito a far sparire non solo le rughe, ma pure l’emicrania. Dopo constatazioni empiriche evidenziate da sue pazienti, Binder ha strutturato una ricerca regolare su 100 emicranici cronici, 11 uomini ed 89 donne: in 49 (50 per cento…) il disturbo cefalalgico è scomparso per 3-4 settimane, in 27 (32 per cento) si è più che dimezzato sia nella frequenza che nell’intensità.
Occorre ricordare che la tossina botulinica agisce inibendo la neurotrasmissione colinergica? Occorre ricordare che 3-4 settimane è la durata media d’efficacia della tossina botulinica già in altre sue applicazioni terapeutiche ben acquisite? Occorre ricordare che la differenza tra effetti benefici e venefici è sia nell’atteggiamento delle labbra, sia in quella affermazione che tutti citano a orecchio di Teofrasto Bombasto: «Alle Dinge sind Gift und/ nicht ist ohne Gift./ Allein die Dosis macht, dass/ ein Ding kein Gift ist». Ovvero: «Tutte le cose sono veleno e/ niente è senza veleno./ Solo la dose decide che/ una cosa non sia veleno».
Sergio Angeletti
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