La nuova telecamera è in grado di vedere tutto ciò che succede all’interno del corpo umano, rilevando fonti di luce anche dietro a 20 cm di tessuto corporeo.
Il prototipo
L’attuale prototipo sviluppato dai ricercatori dell’Università di Edimburgo è stato progettato per aiutare i medici a monitorare gli endoscopi, strumenti lunghi e sottili dotati di telecamere, sensori e luci per esaminare l’interno delle cavità del corpo umano.
Gli endoscopi sono strumenti preziosi per tutti i tipi di procedure mediche, tuttavia risulta abbastanza difficile individuarne la posizione esatta dall’esterno: finora i medici hanno utilizzato le scansioni a raggi X, ma si tratta di un metodo piuttosto costoso e che fornisce una visione limitata.
Quando la luce emessa dall’endoscopio entra in contatto con strutture interne del corpo, si scompone e si disperde, e ciò solitamente porta ad una perdita di informazione e ad un’immagine sfocata. La nuova telecamera invece, grazie ai migliaia di rivelatori fotonici integrati al suo interno, è in grado di rilevare anche le singole particelle di luce che vengono trasmesse attraverso i tessuti umani, e che si trovano fino a 20 cm al di sotto di essi, e ricondurle alla fonte per determinare esattamente la posizione della sorgente luminosa.
Il futuro
“Questa è una tecnologia che ci permette di vedere attraverso il corpo umano“, afferma il professor Kev Dhaliwal, maggior ricercatore del progetto. “La capacità di vedere la posizione di un dispositivo è fondamentale per molte applicazioni in ambito sanitario, inoltre ci stiamo muovendo sempre più verso approcci minimamente invasivi per curare le malattie”.
I ricercatori sostengono che la visualizzazione fornita dalla nuova telecamera consentirà ai medici di osservare sia la punta che la lunghezza dell’endoscopio in uso, e che la risoluzione dell’immagine sarà estremamente raffinata. Essi non si sono ancora pronunciati circa il momento in cui tale telecamera potrà essere effettivamente utilizzata nei trattamenti clinici, ma essa rappresenta sicuramente.
Fonti:
https://proteus.ac.uk/2017/09/04/camera/
https://www.osapublishing.org/boe/abstract.cfm?uri=boe-8-9-4077
Redazione
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