Vitamina D, perché senza un’esposizione diretta al sole si va in carenza

11953
Tempo di lettura: 3 minuti

La vitamina D è conosciuta soprattutto per i benefici sulle ossa, tuttavia, il suo ruolo è fondamentale in molti processi metabolici. Il valore ottimale di questa vitamina, misurabile con un semplice esame del sangue, è di 50- 70 ug/ml. 

La vitamina D3 (colecalciferolo), è sintetizzata nel nostro organismo principalmente grazie all’azione del sole sulla nostra pelle: la luce del sole, infatti, converte il 7-deidrocolesterolo in Vit. D3 (colecalciferolo). Esso, metabolizzato nel fegato e nei reni, interessa molti sistemi di organi e, principalmente, aumenta la capacità d’assorbimento di calcio e di fosfato nell’intestino, favorendo così la normale formazione e mineralizzazione dell’osso.

La carenza di vit. D porta ad osteopenie ed osteoporosi.

Chi è sovrappeso è più a rischio di carenza di vitamina D

La vitamina D non è solo una vitamina, ma si comporta anche come un vero e proprio ormone steroideo.

Le sue azioni sono moltissime, al punto che possiamo considerarla essenziale in centinaia di funzioni metaboliche tra le quali si conta anche l’influenza sulla lipolisi. 

Il sovrappeso, ad esempio, causa un deficit di questa sostanza. Le cellule adipose, infatti, la trattengono al loro interno impedendone l’assorbimento. Quindi, più si è magri e meno si rischia di avere livelli bassi di vit. D, più si è in sovrappeso e maggiore sarà il fabbisogno quotidiano.

Il rapporto tra aumento di peso e vitamina D è stato, infatti, oggetto di uno studio portato avanti presso il “Center for Health Research” nell’Oregon, da medici endocrinologi ed epidemiologi.   

Lo studio, durato circa quattro anni e mezzo, su donne sessantacinquenni, ha mostrato, che un basso livello di vitamina D era più diffuso tra le donne in sovrappeso.

Senza sole, niente vitamina D

L’80% della popolazione Europea e del Nord America presenta una carenza di Colecalciferolo o vitamina D3. 

Una risposta può essere cercata nel sole. Da anni viene etichettato come nemico della pelle da cui proteggersi, ed è vero. Ma il sole è da sempre conosciuto come fonte di vita e benessere per le piante e per l’uomo. Non a caso è solo grazie al sole se il nostro organismo è in grado di produrre vitamina D.

Per dare un’idea dell’importanza del sole come “fonte” di vitamina D basti sapere che la quantità di vitamina assunta dal cibo rappresenta in media solo il 10% del fabbisogno generale. Il restante 90% lo produciamo noi proprio grazie all’esposizione solare.

Oggi ormai conduciamo tutti una vita al chiuso, con luci artificiali e, quando ci esponiamo al sole, lo facciamo con filtri solari anche molto elevati, creando una cronica mancanza di questo micronutriente.

Vitamina D ed inverno: come fare quando il sole tramonta presto?

Diverse ricerche hanno mostrato che nei mesi invernali e nei paesi lontani dall’equatore si ha un aumento di patologie, legate alla carenza di vitamina D.

Per questo motivo, nei paesi del nord Europa, dove il sole è presente solo per brevi periodi all’anno, l’assunzione di vitamina D  con l’ausilio di integratori è diventata obbligatoria.

D’altro canto, anche la popolazione di pelle scura è soggetta a carenza di vit. D perché l’eccessiva pigmentazione della loro pelle impedisce l’assorbimento della stessa.

 Una ricerca condotta in Finlandia ha mostrato che con un’integrazione di vitamina D nei primi 12 mesi di vita, si ottiene una diminuzione del 78% il rischio di sviluppare, da adulti, diabete di tipo 1 ( Hypponen E et al, Lancet 2001).  Si può, quindi, inserire tra i benefici di questo elemento, anche la capacità di influire positivamente sulle cellule che secernono insulina.

In quest’altro articolo potete trovare preziosi consigli per un’ottimale integrazione della vitamina D.

Fonti:
Autier P. Mullie P. Effect of Via. D supplementation on non-skeletal disorders: A  systematic review  of met analyses and randomized trials. Lancet Diabetes Endocrinol 5 (12): 986-1004, 2017.
– Cummings SR. Kiel DP. Black DM: Vitamin D supplementation and increased risk of falling: A cautionary tale of vitamin supplements retold. JAMA Intern Med 75 (5)
Uusi:Rasi K. Patil R. KarinkantaS.Kannus P. et al: Exercise and vitamin D in fall prevention among older woman:A randomized clinical trial. JAMA Inter Med 75 (5)
– LeBlanc ES.Chou R: VitaminD and falls-Fitting new data with current guidelines. JAMA Inter Med 175 85)
– Zhao IG. Zeng XT.WangI.Liu L:associations between calcium or vitamin D supplementation and fracture incidence in community-dwelling older adults. A systematic review  and meta-analysis.Jama318:2466-2482. 2017.
– Linee-guida sulla prevenzione della ipovitaminosi D: Prof. S Adami – Università degli Studi di Verona – Osteoporosi 2009