L’Istituto Superiore di Sanità avvisa che i ceppi influenzali in arrivo sono mutati rispetto all’anno scorso e raccomanda la vaccinazione, disponibile da metà Ottobre.
L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) lancia l’allarme influenza e rende noti i principali virus che nella prossima stagione invernale si preparano a colpire probabilmente molte più persone rispetto all’anno scorso.
Nella passata stagione invernale 2015-2016, infatti, il picco epidemico è stato registrato a partire dall’ottava settimana del 2016 (fine Febbraio) e, in totale, si sono ammalate 82 persone ogni 1.000 assistiti.
Tuttavia la prossima stagione influenzale potrebbe essere più forte a causa di piccole mutazioni che hanno subito i virus A/Hong Kong e B/Brisbane rispetto allo scorso anno, predisponendo a una circolazione della malattia maggiore che potrebbe non essere riconosciuta dal nostro organismo.
Da dove arrivano i virus?
Si tratta di ceppi influenzali che arriveranno dalla California, Hong Kong e da Brisbane, Australia, e di cui è già stato identificato con largo anticipo il primo contagio della stagione.
E’ stato infatti ricoverato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma un bambino di tre anni, immigrato dalla Libia e giunto in Italia su un gommone. Il virus che ha colpito il bambino, che presentava febbre alta e compromissione bronchiale, fa parte del ceppo A/H3 i cui antigeni, insieme a quelli del ceppo A/California/7/2009 (H1N1), A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2) e B/Brisbane/60/2008, saranno presenti nel vaccino trivalente che, come da circolare inoltrata dal Ministero della Salute, verrà offerto alla popolazione a partire da metà ottobre e che l’Iss invita a ripetere anche quest’anno, sopratutto a quelle categorie di popolazione che sono più a rischio.
Le raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata agli ultra 65enni e alle categorie a rischio, tra cui gli operatori sanitari e i malati cronici. Si ricorda che a questa fetta di popolazione la vaccinazione è offerta gratuitamente.
Tuttavia l’Iss invita tutta la popolazione italiana a sottoporsi al vaccino per favorire l’immunità di gregge e per evitare le complicanze che possono derivare dall’influenza.
A farlo, inoltre, aggiunge il direttore dell’unità di Pediatria dell’Ospedale maggiore Policlinico di Milano, «dovrebbero essere, come consigliano i piani vaccinali, le donne in gravidanza, sia per proteggere se stesse sia per proteggere i figli nell’arco dei primi sei mesi di vita, età particolarmente a rischio di conseguenze gravi».
Redazione
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