La riscoperta del parto naturale, tra assistenza medica e percorsi a misura di mamma

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Il 18 novembre alla Clinica Mangiagalli del Policlinico, esperti italiani e internazionali si confronteranno sul contesto scientifico e sulla tradizione, focalizzandosi sull’importanza del contatto mamma-bambino e sull’approccio personalizzato al parto.

Diventare mamme è la cosa più naturale del mondo. A volte però la nascita, sia per la mamma che per il bimbo, può essere fonte di ansie o paure: ad esempio a causa di una patologia, o per la comparsa di difficoltà non previste al delicato momento del parto.

Il parto oggi

Nell’ultimo secolo la medicina è riuscita a minimizzare enormemente la mortalità da parto e a prevenire con efficacia gran parte delle conseguenze per la madre e per il suo piccolo; il prezzo da pagare, però, è stato quello di affrontare un percorso di certo più sicuro dal punto di vista clinico, ma meno naturale e per forza di cose più ‘medicalizzato’.

Il congresso

È a partire da questo tema che si sviluppa il congresso “La via dell’Eccellenza: quando l’arte medica incontra l’ostetricia“, previsto al Policlinico di Milano il 18 Novembre 2017 (Aula Magna, Clinica Mangiagalli). Un’intera giornata in cui esperti italiani e internazionali si confronteranno sul contesto scientifico, sulla tradizione e sulle scoperte più recenti, focalizzandosi soprattutto sull’importanza del contatto mamma-bambino e sull’approccio personalizzato al parto.

I contributi

 Tra gli interventi previsti c’è quello di Michel Odent, che parlerà di “Ciò che rende speciale la nascita dell’essere umano“. Odent è un medico francese e un convinto sostenitore dei benefici che il parto naturale porta al bambino e alla sua mamma. Altri importanti contributi verranno da Michael Stark, chirurgo che si è battuto per una tecnica operatoria più semplice e sicura per il taglio cesareo, e da Omry Koren, esperto nello studio del micobiota intestinale e dei suoi effetti sulla salute della mamma e del bambino. A questi interventi seguirà quello di Enrico Ferrazzi, neo direttore della Ginecologia alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di  Milano, che approfondirà “L’evoluzione antropologica del parto“.

Le considerazioni

 “Il nascere – spiega Ferrazzi – è un evento naturale che nella maggioranza dei casi necessita unicamente di un’attenta e non invasiva assistenza ostetrica. La gravidanza e il parto sono quindi, di regola, un’espressione di salute e di benessere della donna. Al tempo stesso questo evento naturale può presentarsi con fattori di rischio associati o può portare a complicanze acute non prevenibili né prevedibili”. Questi fattori oggi sono in aumento, a causa dei cosiddetti ‘nuovi rischi ostetrici‘, come l’età avanzata della donna alla prima gravidanza, l’obesità della partoriente, la gemellarità, o la gravidanza da riproduzione assistita.

Gli obiettivi

“Tutta l’organizzazione della Sala Parto ruota allora intorno a questi due obiettivi: garantire serenità ad ogni donna che partorisce – continua Ferrazzi – e garantire sicurezza ad ogni singola donna ad ogni singolo bambino che nasce. Le radici più profonde di questa organizzazione derivano dalla ‘cultura del parto’: dal comprendere cioè, assieme agli elementi clinici, anche i profondi elementi umani, le emozioni, le paure, le aspettative e i pregiudizi della donna, così come quelli dell’ostetrica e del medico”.

Riscoprire la cultura del parto

Il convegno del 18 novembre, quindi, “vuole riscoprire questa cultura del parto attraverso il contributo di figure importanti nella storia della ostetricia contemporanea come Odant, Stark e Koren – conclude Ferrazzi – forse anche perché portatori di visioni controverse e quindi stimolanti per chi ogni giorno è chiamato a garantire ad ogni singola donna la serenità e la sicurezza della gravidanza e del parto”.

Fonti:

Clinica Mangiagalli del Policlinico 

Per approfondire clicca qui per scaricare la locandina.